Nell’era della digitalizzazione, ogni azienda, grande o piccola, si affida a un patrimonio invisibile ma essenziale: i dati.

Clienti, ordini, preventivi, documenti fiscali, email, contratti, file di progetto… sono tutti archiviati in qualche punto del sistema informatico aziendale.


Tuttavia, c'è una domanda che spesso resta senza risposta, finché non è troppo tardi:

“Cosa succede se questi dati vengono persi?”


Una cancellazione accidentale, un guasto al server, un attacco ransomware o un semplice errore umano possono mettere in ginocchio l'intera attività. Per questo motivo, ogni percorso di trasformazione digitale dovrebbe includere una strategia di backup efficace.


Backup: cosa sono (e cosa non sono)

Fare un backup significa creare una copia di sicurezza dei propri dati, da usare in caso di emergenza.

Ma attenzione: non basta copiare tutto su un hard disk esterno ogni tanto.

Una strategia di backup è un processo strutturato, continuo e testato, che deve tenere conto di diversi fattori:

  1. Frequenza dei salvataggi (quotidiana? settimanale?)
  2. Tipologia dei dati da salvare
  3. Tecnologie utilizzate
  4. Luogo di conservazione delle copie
  5. Procedure di ripristino in caso di necessità

La regola 3-2-1: semplice ed efficace

Una delle best practice più consolidate è la regola del backup 3-2-1, consigliata da esperti di sicurezza informatica:

  1. 3 copie totali dei dati (l’originale + 2 copie di backup)
  2. 2 supporti diversi (per esempio: cloud e NAS, oppure hard disk e server remoto)
  3. 1 copia off-site, cioè conservata fuori dall’ufficio o dal sistema principale

Questa strategia permette di ridurre al minimo il rischio di perdere tutto, anche in caso di eventi gravi come incendi, alluvioni o attacchi informatici mirati.

Nel tempo, sono emerse anche varianti più avanzate, come la 3-2-1-1-0 (che include una copia immutabile e verifica dell’integrità dei backup), ma per molte PMI, partire con il 3-2-1 è già un grande passo in avanti.


Per un approfondimento tecnico: 3-2-1 vs 3-2-1-1-0 vs 4-3-2 (Backblaze)


Ogni azienda è diversa: serve una strategia su misura

Non esiste un unico metodo valido per tutti. La scelta del giusto approccio dipende da molti fattori:

  1. infrastruttura IT (locale, cloud, mista)
  2. quantità e tipo di dati da proteggere
  3. frequenza di aggiornamento
  4. disponibilità di risorse tecniche e umane
  5. normative di settore (es. GDPR)

Per questo motivo, la cosa migliore da fare è progettare una strategia di backup su misura, integrata con il resto del sistema informativo aziendale.


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