Sei un imprenditore che si chiede se la tua azienda investe abbastanza in digitalizzazione? Ecco cosa dicono i dati più recenti e come si posiziona l'Italia rispetto agli altri paesi europei.
La domanda che ogni imprenditore si pone almeno una volta è: "Quanto dovrei investire in digitalizzazione?" E subito dopo: "La mia azienda è in linea con il mercato o siamo indietro?"
I dati del 2024-2025 offrono finalmente un quadro chiaro della situazione italiana ed europea. E le risposte potrebbero sorprenderti.
Lo stato della digitalizzazione nelle PMI italiane: i numeri che contano
Secondo l'Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI del Politecnico di Milano, il 54% delle PMI italiane dichiara un elevato livello di investimento in tecnologie digitali, mentre il restante 46% adotta un approccio più cauto.
Questo significa che oggi più di una PMI italiana su due sta investendo attivamente nella trasformazione digitale. Ma cosa significa "elevato livello di investimento" nella pratica?
I dati ISTAT sulla digitalizzazione
L'ISTAT fornisce ulteriori dettagli interessanti. Nel 2024 il 70,2% delle PMI italiane (aziende che occupano da 10 a 249 addetti) ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione, definito come l'adozione di almeno quattro attività digitali su dodici indicatori analizzati.
Il 52,6% delle imprese con almeno 10 addetti ha già investito da 1 a 4 ambiti digitali nel periodo 2021-2024, e circa il 38% intende farlo nel biennio 2025-2026.
Quanto si investe concretamente?
Secondo i dati raccolti dall'Osservatorio del Politecnico di Milano, nel 2023 il 33% delle PMI ha aumentato gli investimenti diretti per la trasformazione digitale.
Un dato particolarmente significativo riguarda il cloud computing: gli investimenti in cloud pubblico e ibrido sono aumentati del 21% nel 2024, raggiungendo un valore di 581 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi in digitale nel 2025 registrano un incremento, anche se contenuto: la crescita è del +1,5% rispetto all'anno precedente, con una crescita più lenta per le PMI rispetto alle grandi aziende.
Il confronto con l'Europa: dove si posiziona l'Italia
Se i dati italiani mostrano un miglioramento progressivo, il confronto europeo è meno incoraggiante.
La classifica europea della digitalizzazione PMI
Secondo lo SME-DigIX 2024 (Small and Medium Enterprises Digital Index), l'Italia si posiziona al 21° posto su 27 paesi europei, con un punteggio del 36,1%, ben al di sotto della media europea del 40,2%.
Per capire meglio il divario, ecco i paesi che guidano la classifica:
- Danimarca: 63,4% (primo posto)
- Malta: 60,1% (secondo posto)
- Svezia: 59,2% (terzo posto)
L'Italia retrocede rispetto alla rilevazione precedente, dove occupava il 19° posto, segnalando che altri paesi stanno accelerando più velocemente nella digitalizzazione.
Le aree critiche per le PMI italiane
Le PMI italiane mostrano difficoltà significative in aree chiave come il commercio digitale, le competenze digitali e la presenza online.
Alcuni dati specifici evidenziano il gap:
Presenza digitale: Il 27,8% delle PMI italiane investe in pubblicità online (media UE 27,9%), mentre il 54,8% sfrutta i social media (UE 58,1%).
E-commerce: Nel 2024 il 53% della popolazione italiana compra online, ma molte PMI non sono ancora attrezzate per sfruttare questo trend.
Perché quasi la metà delle PMI investe poco nel digitale?
Se il 54% delle PMI investe con decisione, significa che il 46% resta indietro. Ma perché?
L'Osservatorio del Politecnico identifica le principali barriere:
- Il 20% delle PMI considera il digitale marginale nel proprio settore
- Il 10% dichiara una scarsa comprensione dei benefici della digitalizzazione
- Il restante 16% cita principalmente barriere economiche e mancanza di competenze interne
Il supporto esterno nella digitalizzazione
Un dato interessante riguarda come le PMI affrontano la trasformazione digitale: il 61% delle PMI ha avviato progettualità di digitalizzazione con supporto esterno, rivolgendosi principalmente a fornitori tecnologici, professionisti e associazioni di categoria.
Questo significa che sei PMI su dieci riconoscono di non poter gestire internamente l'intero processo di trasformazione digitale.
Cosa significa tutto questo per la tua azienda?
I dati ci raccontano una storia chiara: la digitalizzazione non è più un'opzione, ma una necessità competitiva. Eppure, esiste ancora un divario significativo tra chi investe e chi rimane indietro.
Sei nella metà che investe o in quella che aspetta?
Se la tua PMI fa parte di quel 46% che adotta un approccio cauto, probabilmente ti riconosci in una di queste situazioni:
- Pensi che il digitale non sia rilevante per il tuo settore: Ma i tuoi clienti si stanno digitalizzando, anche se tu non lo fai
- Non sei sicuro dei benefici concreti:I dati mostrano che chi investe ottiene risultati misurabili
- Hai budget limitato: Esistono approcci graduali e scalabili anche per budget contenuti
Come confrontarti con i benchmark europei
L'Italia è al 21° posto su 27 in Europa. Questo non significa che la tua azienda debba necessariamente confrontarsi con una PMI danese, ma ti dà un'indicazione chiara: il mercato europeo si sta muovendo velocemente.
Se operi in mercati competitivi o internazionali, il divario digitale con i competitor europei può tradursi in uno svantaggio competitivo concreto.
Le aree prioritarie su cui investire nel 2025-2026
Basandoci sui dati raccolti, ecco dove le PMI italiane dovrebbero concentrare gli investimenti:
1. Cloud e infrastruttura digitale
Con una crescita del 21% degli investimenti nel 2024, il cloud si conferma una priorità. Permette scalabilità, riduzione costi IT e accessibilità da remoto.
2. Presenza digitale e commercio online
Con il 53% degli italiani che acquista online, non avere una strategia di commercio digitale significa perdere opportunità concrete di vendita.
3. Competenze digitali interne
Il gap di competenze è una delle barriere principali. Investire nella formazione del team è fondamentale quanto investire in tecnologia.
4. Automazione dei processi
L'automazione permette di liberare risorse da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto, migliorando efficienza e margini.
Quanto dovresti investire? Una guida pratica
Non esiste una risposta univoca, ma puoi utilizzare questi benchmark come riferimento:
Livello Base (per iniziare):
- 2-5% del fatturato annuo in tecnologie digitali
- Focus su infrastruttura cloud e presenza online
- Formazione base del team
Livello Intermedio (per competere):
- 5-8% del fatturato in trasformazione digitale
- Automazione processi chiave
- E-commerce e marketing digitale
- Competenze specialistiche
Livello Avanzato (per eccellere):
- 8-12% del fatturato in innovazione digitale
- Intelligenza artificiale e analytics avanzate
- Ecosistema digitale completo
- Innovation continua
Conclusione: investire oggi per competere domani
I dati del 2024-2025 mostrano che la digitalizzazione delle PMI italiane sta procedendo, ma a velocità diverse. Oltre la metà delle aziende investe con decisione, ma l'Italia resta indietro rispetto alla media europea.
La buona notizia? Non è mai troppo tardi per iniziare. Il 38% delle PMI italiane pianifica nuovi investimenti nel biennio 2025-2026. La domanda è: la tua azienda farà parte di questo gruppo?
Ricorda: non si tratta di inseguire la tecnologia fine a se stessa, ma di utilizzare il digitale per risolvere problemi reali, migliorare l'efficienza e cogliere nuove opportunità di business.
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